La sauna finlandese è uno dei procedimenti termici tra i più antichi e conosciuti al mondo. Rappresenta un’occasione per rilassarsi dopo una giornata di lavoro, scaricare lo stress e allo stesso tempo anche un modo per incontrarsi e chiacchierare con gli amici. L’aria calda della sauna provoca una sudorazione che ha come conseguenza diretta l’eliminazione dei grassi e delle tossine. La temperatura all’interno della sauna è regolata da un termostato ed oscilla tra gli 80° ed i 90° e viene continuamente monitorata. All’interno delle cabine vi sono panche di legno poste a differenti altezze: maggiore è l’altezza della panca, più elevata è la temperatura dell’aria.

Il funzionamento di una sauna finlandese avviene grazie ad un progressivo riscaldamento di pietre (peridotite, olivine-dolerite e olivine) poste sulla fonte di calore, in modo tale che l’aria diventi secca ed è dunque necessario umidificarla (un livello del 10-20%) gettando dell’acqua sulle pietre. La vera sauna secca non prevede l’uso di alcun aroma, né di musica rilassante ed è poco illuminata. Tuttavia oggi si è soliti mischiare delle gocce di oli essenziali all’acqua per godere dei benefici legati all’aromaterapia.

Il passaggio dal caldo elevato dentro la sauna, intorno ai 90° – 110° C, al freddo della doccia o del bagno stimola il corretto funzionamento del centro termoregolatore del nostro corpo.  É molto importante imparare a sudare correttamente per ottenere risultati ottimali. Quello che occorre avere a portata di mano prima di sottoporsi al trattamento di sauna finlandese sono due asciugamani in cotone: uno per potersi sedere o sdraiare sulle panchine della sauna e l’altro per asciugarsi dopo il bagno o la doccia. L’esposizione a un tale calore stimola la circolazione del sangue, rilassa i muscoli e rinforza la pelle. Aldilà degli effetti fisiologici, una seduta di sauna calma, rilassa e favorisce l’equilibrio tra il corpo e la mente.

A Milano esistono numerosi ristoranti particolari dove mangiare non solo cose strane ma vivere esperienze bizzarre e fuori dal comune. Se siete a caccia di un Ristorante Particolare Milano, questa è la città che fa per voi: tra locali e ristoranti strani, originali o diversi dal solito, il capoluogo lombardo offre solo l’imbarazzo della scelta. Il ristorante particolare Milano propongono arredi inaspettati, menù monocibo, design di registi famosi, assenza di posate e perfino totale mancanza di luce.

A dimostrazione che, se si parla di ristorante particolare Milano, questa città non ha nulla da invidiare ai ristoranti bizzarri in giro per il mondo o a quelli più strani e particolari di Roma. Bando alle serate sempre uguali, al fare sempre le solite cose, all’ordinare sempre il solito piatto, al bere sempre il solito vino. Se sei un tipo che non cambia mai abitudini in fatto di vita mondana, che cosa ci stai a fare a Milano? Perché non provi qualcosa di diverso, un ristorante particolare Milano che non si scorda tanto facilemente?

Abbottega coniuga tradizione e sapore per un’esperienza a 5 stelle

Abbottega, è un ristorante particolare Milano, unico nel suo genere, dove riscoprire la sana tradizione della bottega e ritrovare il sapore dei prodotti e dei piatti tipici italiani, provenienti da Lazio, Umbria e Toscana, che si ha modo non solo di assaggiare direttamente all’interno del locale, ma anche di acquistare dal banco.

Un luogo dove anche la preparazione dei piatti diventa show grazie ad una cucina a vista pensata per permettere di gustare le creazioni dello chef con gli occhi prima ancora che con il palato. In un’atmosfera intima e confortevole, si può spaziare tra proposte culinarie che vanno dal dolce al salato partendo dalla colazione, al pranzo, fino alla merenda, all’aperitivo, alla cena. Il tutto a prezzi competitivi e accompagnato da una selezione di vini rigorosamente italiani dell’ampia carta.

Fare team building Milano è uno dei modi più efficaci per far felice il proprio team e migliorare la profittabilità della propria impresa. Le persone sono la risorsa più importante per un’azienda e nel momento in cui esse vengono inserite in un team ecco che il problema della gestione delle risorse umane si sposta dall’individuo al gruppo! Le attività di Team building prevedono quasi sempre la suddivisione in squadre. In questo modo tutte le persone del gruppo collaborano, si mettono in gioco. Aumentano la propria autostima e sviluppano delle capacità trasversali che migliorano il rendimento lavorativo.

Stimolare l’armonia e la cooperazione del team di lavoro, attraverso una conoscenza più profonda e un più alto livello di fiducia tra i suoi membri, rappresenta una priorità per qualsiasi azienda, perché permette di accrescere la motivazione, l’integrazione e la produttività dei collaboratori e raggiungere, quindi, gli obiettivi aziendali. Le attività pratiche connesse a questo approccio servono per far sviluppare ad ogni membro di un gruppo specifiche competenze, rafforzando il sentimento di identità e il senso di appartenenza. Lavorare nello stesso ufficio non vuol dire far parte di un team. Un team rappresenta infatti un gruppo di individui tra cui si è instaurata una relazione solida e di fiducia.

Per questo l’obiettivo del team building è quello di impostare una comunicazione chiara e trasparente tra tutti i membri del gruppo a prescindere dalla gerarchia dei ruoli affinché venga definita una “squadra” vincente. La costruzione del gruppo di lavoro può avvenire sia in aula, con la partecipazione di tutti attraverso attività dirette, come giochi di ruolo o simulazioni e fuori dall’aula, dove si svolgono delle attività ludiche di squadra (tiro alla fune, rugby), che hanno come obiettivo quello di portare gli individui a collegare l’esperienza vissuta con la propria realtà aziendale. Organizzare la squadra, scegliere strategie e tattiche di gioco sono la metafora della vita aziendale e quindi fanno entrare il Team Building nella moderna Formazione Esperienziale.